Itinerario OS

Pizzo di Faila, scialpinismo in Val d’Arigna

  • Scialpinismo
  • 4 ore 30 minuti
16 Marzo 2018 / 12:00
0
0
4790
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Pizzo di Faila, scialpinismo in Val d’Arigna

16 Marzo 2018/ 12:00
0
0
4790
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Pizzo di Faila, scialpinismo in Val d’Arigna

16 Marzo 2018/ 12:00
0
0
4790
Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Un’escursione invernale in Val d’Arigna, in Valtellina. È quanto propone nel numero di marzo 2018 la rivista Orobie, affidandosi al racconto del giornalista Ruggero Meles e alle immagini del fotografo Paolo Ortelli. Il loro è il terzo servizio del 2018 dedicato alle «Emozioni con la tenda», in quanto il team di Orobie ha trascorso una notte accampato sotto i «giganti» della Val d’Arigna insieme a Mattia Ortelli, ricercatore del Servizio glaciologico lombardo. Quella che viene proposta dalla rivista è un’escursione scialpinistica, ma con un occhio anche sull’ambiente montano, in particolare alle conseguenze dei cambiamenti del clima.

Ma eccoci all’itinerario. In località Casacce, a Ponte in Valtellina (Sondrio), vanno individuati i cartelli, non troppo evidenti, che indicano le località Sazzo-Arigna-Briotti. Si prende la strada che conduce, attraverso la splendida Val d’Arigna, alla centrale di Armisa. Ci si trova così in località Ca’ Pizzini a 1.041 metri di quota, dove si parcheggia l’auto. 

Con un buon innevamento si possono già inforcare gli sci e avviarsi, seguendo la stradina, verso i prati della località Foppe (1.369 metri). Qui vale la pena fare una sosta e guardarsi attorno. Il paesaggio che si spalanca davanti agli occhi regala una veduta sulle più belle cime delle Orobie.

Si prosegue ora per le baite Moretti (1.456 metri) e poi fino alle baite Campei (1.638 metri). A monte di queste bisogna puntare a sud-est, attraversando un tratto di bosco con radi abeti che, dopo circa 100 metri di dislivello, si apre in una zona dominata dai caratteristici «pillow» (rocce coperte da neve). Si sale in direzione nord-est e ci si immette nell’evidente valletta all’estrema sinistra che, tenendo la faccia a monte, sbocca nelle conche limitrofe al rifugio Pesciöla.

Si procede in direzione sud-sud-est fino a quota 1.950 metri. Il pendio diventa adesso più ripido e continuando in direzione est si sale una valletta che si apre, a sinistra, a quota 2.000. Ci si immette così nella soprastante valletta e la si segue fino alla punta Pesciöla (2.344 metri), in corrispondenza dello spartiacque tra la Val d’Arigna e la Val Malgina

La si supera e si avanza su un terreno vario fino al pizzo di Faila (2.491 metri). Normalmente gli sci vengono lasciati a quota 2.381 metri, in prossimità di una piccola croce. Ecco perché in realtà si dovrebbe parlare di pizzi di Faila. La cima più elevata invece la si può raggiungere percorrendo gli ultimi ripidi metri a piedi. La discesa si effettua lungo il percorso di salita.