Con le ciaspole sul monte di Zambla
Il percorso
Un paesaggio da favola, un "Sogno di neve" tra le valli Seriana e Brembana, sul monte di Zambla, che la rivista Orobie ha pubblicato nel numero di dicembre 2018. Il testo e le fotografie di questa escursione bergamasca con le ciaspole sono di Cristian Riva, protagonista di una giornata nella quale, complici le montagne, le baite, i pascoli bene imbiancati e il cielo azzurro, è stato possibile ritornare bambini. "Proprio come quando – scrive lo stesso Cristian Riva su Orobie – la nonna presagiva un’abbondante nevicata dicendo: "Al ma fiòca dré a la schéna"".
L'itinerario
L'escursione prende il via dal passo di Zambla (1.264 metri), valico stradale che collega la valle Seriana alla valle Brembana. Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio, imbocchiamo il sentiero 238 che, inizialmente su strada asfaltata, si allunga in direzione del camping Zambla. Al primo bivio lasciamo la strada che porta al campeggio e proseguiamo a destra sino alla santella della Madonna di Caravaggio (posta a 1.292 metri di quota). Ci troviamo così a un incrocio di sterrate che spalancano il sipario sui dolci declivi innevati del monte di Zambla.
Teniamo sempre la destra, seguendo le indicazioni sentieristiche per il monte Grem. Il percorso sterrato dopo un primo tratto pianeggiante inforca una breve, ma ripida discesa, al termine della quale la segnaletica ci ricorda la direzione verso il Grem e le baite di Camplano, che però non prendiamo in considerazione. Sbucheremo infatti da questo tracciato a conclusione del nostro anello escursionistico.
Abbandoniamo quindi il sentiero 238 per continuare lungo la sterrata che, alzandosi a sinistra, aumenta lievemente la sua pendenza. Avanziamo serpeggiando dolcemente nell'ambiente trasformato dalla neve. Da un lato fiancheggiamo le baite che punteggiano l'ampia zona pascoliva del monte di Zambla, mentre dall'altro ci ritroviamo su uno spettacolare balcone naturale che si affaccia sui centri di Zambla Alta e Oltre il Colle.
Raggiunta la cascina Belvedere (1.270 metri), un edificio rurale che rimane alla nostra sinistra, poco prima che la sterrata inforchi la discesa pieghiamo nettamente a destra e risaliamo il piacevole pendio sino a un capanno di caccia. Da quest'ultimo il tracciato ci porta fino a una piccola baita delimitata a nord da un bellissimo muretto di pietre.
Continuando la nostra escursione incontriamo un'altra baita posta nelle vicinanze di un piccolo laghetto. Un ultimo sforzo e, saliti a monte del laghetto, ecco raggiunta la baita di monte di Zambla (1.380 metri), dove ritroviamo il sentiero 238 che, nella direzione opposta alla nostra, conduce alle baite di Camplano. Non resta altro da fare che seguirlo verso valle fino al passo di Zambla.
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