Itinerario EEA

In Adamello, dal Tonale alla Lobbia Alta

  • Escursionismo
  • 5 ore
03 Luglio 2020 / 13:00
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3
8868
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In Adamello, dal Tonale alla Lobbia Alta

03 Luglio 2020/ 13:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In Adamello, dal Tonale alla Lobbia Alta

03 Luglio 2020/ 13:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

È titolato «Grandi orme d’amicizia» il reportage curato da Massimo Sonzogni, con le fotografie di Dario Bonzi, che la rivista Orobie ha pubblicato sul numero di giugno 2020. Racconta la due giorni tra nevi e ghiacci dell’Adamello trascorsa dal team del mensile in compagnia di Lino Zani, maestro di sci e alpinista, divenuto amico di Papa Giovanni Paolo II. Escursionisti da tutta Italia lo seguono nel trekking che va a scoprire la storia di luoghi straordinari, teatro della Guerra bianca, e quella di un rapporto davvero fuori dal comune tra Karol Wojtyla e Lino Zani.

Qui raccontiamo l’itinerario del primo giorno.

Al Passo del Tonale (posto a 1.884 metri di altitudine), valico in provincia di Brescia di confine tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, saliamo in cabinovia fino ai 2.573 metri del passo Paradiso e poi ai 2.997 del passo Presena, ai piedi della cima omonima. Impossibile rimanere indifferenti nell’ammirare l’incredibile palcoscenico alpino che ci si trova di fronte prendendo quota. 

Quello con il Presena, che superiamo in tutta la sua lunghezza con il moderno impianto di risalita, è il primo impatto con un ghiacciaio di questa due giorni. Il punto di partenza regala una visuale da lasciare senza respiro per vastità e bellezza. Ecco i ghiacci dell’Adamello nella loro completa estensione, attraversati come una spina dorsale dalla linea rocciosa delle Lobbie, di cresta Croce e del dosson di Genova.

Scendiamo tra rocce, tracce di neve e magri tratti erbosi. Seguiamo le indicazioni del sentiero 209 e lasciamo sulla nostra destra, poco distante, il lago Scuro. La nostra prima meta è il rifugio Città di Trento nella conca del Mandrone (2.449 metri). Una breve sosta e ci si rimette in cammino superando la zona acquitrinosa del lago Mandrone. Il segnavia di riferimento è ora il numero 236.

Percorriamo una lunga diagonale avendo, sotto di noi a sinistra, la valle di Genova e sovrastati, alla nostra destra, da vette rocciose come cima Payer (3.056 metri) e il corno di Bedole (3.221 metri). Attorno ai 2.550 metri di altitudine ci troviamo davanti alla fronte del ghiacciaio dell’Adamello e ci spostiamo a sinistra, superando il torrente che si forma dalle acque di scioglimento grazie a un ponte di metallo.

Prendiamo quota fino a circa 2.650 metri prima di mettere piede sul ghiaccio. Da qui procediamo in cordata, con ramponi, piccozza e caschetto. Non facciamo altro che costeggiare le pendici delle Lobbie, addentrandoci a sinistra verso il passo della Lobbia Alta (3.040 metri). È il tratto più faticoso. Pochi metri prima del colle pieghiamo a sinistra e percorriamo a ritroso, sotto la cima della Lobbia Alta, qualche decina di metri per raggiungere il rifugio Ai caduti dell’Adamello (3.040 metri).

Qui si conclude la prima giornata di trekking in Adamello. Nella prossima, proseguiremo fino al rifugio Garibaldi, per poi concludere al piazzale dighe della Valle dell’Avio, a Edolo (Brescia).

Guarda anche la puntata della nostra trasmissione Orobie Extra con l'intervista a Lino Zani, maestro di sci, alpinista e amico di Papa Giovanni Paolo II.