Il percorso

VETTA SACRA ALLA PATRIA

Giorno 1: Partiamo dal Ponte del Guat (1528 m) verso le 14, da qui superiamo la malga Premassone e prendiamo il sentiero per il rifugio Gnutti (2166 m - 1.30 h), il quale raggiungiamo circa verso le 16. Il pomeriggio lo passiamo a riposare e a giocare a carte, mentre alla sera andiamo a letto subito dopo cena.

Giorno 2: sveglia alle 4 e partenza alle 5, dal rifugio raggiungiamo il ponte di ferro prendendo il sentiero numero 23. L'avvicinamento comprende una prima parte in lieve pendenza, che corre attraverso pascoli erbosi e il laghetto Miller, e una seconda parte più impegnativa che segue la morena fino a raggiungere la base della ferrata (3000 m - 2,30 h). L'attacco della via Terzulli è riconoscibile da un bollo rosso e dalla presenza di una madonnina; una volta indossato l'imbrago, il caschetto e il set da ferrata iniziamo la risalita seguendo le catene e i vari chiodi presenti lungo il percorso. Superato l'ultimo tratto attrezzato seguiamo il sentiero (presenza di ometti di pietra) che in breve tempo ci conduce al Passo Adamello (3200 m - 3,30 h); da qui possiamo ammirare l'imponenza dell'Adamello e la maestosità del Pian di Neve. Dal passo si prosegue verso sinistra percorrendo il ghiacciaio fino a che la traccia non si raccorda con le roccette finali; da questo punto si risale in direzione della cresta e, superando alcuni nevai, si raggiunge la cima dell'Adamello (3539 m - 5 h).

Atrezzatura: Casco, imbrago, set da ferrata, torcia frontale, ramponi, ghette (consigliate), occhiali da sole e giacca antivento