Il percorso

Trasferta nella bresciana valle Camonica per questa escursione con gli sci da alpinismo. A Borno dove, sul numero di febbraio 2022 della rivista Orobie, partiamo alla scoperta dei tanti ingredienti di un territorio che una generosa nevicata ha vestito d’inverno. Girovaghiamo per monti, abetaie, malghe e rifugi. Un mix tra avventura, storia, sport, esplorazione e cultura sull’Altopiano del sole presentato da Massimo Sonzogni con le fotografie di Dario Bonzi.

Lasciati guidare dall'animazione di Relive:

Lungo la strada provinciale 5, che da Malegno mette in collegamento la valle Camonica con la bergamasca valle di Scalve, raggiungiamo il parcheggio della Borno ski area. A piedi ripercorriamo a ritroso, per poche centinaia di metri, via Funivia e torniamo all’altezza del camping village Boscoblu, a Ogne. Inforchiamo gli sci da alpinismo e diamo inizio all’escursione avviandoci sulla stradina (segnavia 5A) che sale in modo dolce in direzione di una vecchia scuderia e della casa vacanze Mario Nodari della parrocchia di Piamborno. È poco distante dal passo viabilistico Croce di Salven (a quota 1.108 metri).

Da qui comincia il sentiero 6, che non abbandoneremo più fino alla vetta del monte Altissimo. Si prende quota, affrontando pendenze sempre piacevoli, nel mezzo di una foresta di abeti. Ci lasciamo guidare dall’itinerario che costeggia, quasi a disegnare un cerchio, le pendici occidentali del monte Tauggine.

Le verticalità della Presolana viste da oriente hanno la forza estetica di suscitare più di qualche semplice emozione. Proseguiamo seguendo la traccia nella neve. Riusciamo a intravedere, poco sotto alla nostra destra, il borgo di Prave nel comune di Angolo Terme. Si ignora il bivio che indica la malga di Val Sorda e si avanza nel bosco fino a portarci al prato della valle Sorda, dove si trovano le omonime pozze sommerse dall’abbondante coltre bianca.

Piegando a destra rientriamo nella fitta vegetazione e continuiamo, aggirando l’altura del Pian delle Città, giungendo nella zona del pascolo di Pratolungo, dove sorge il rifugio Lorenzini (1.478).

Tappa successiva, poco distante, è malga Guccione (1.427). Inizia ora quello che è il tratto più impegnativo della giornata. Le pendenze si fanno presto più decise e giunti, in breve, al limitare delle piste del comprensorio sciistico di Borno, le fiancheggiamo tenendoci a destra sul percorso scialpinistico.

Risaliamo così, rimanendo nel bosco, il versante che ci conduce alla vetta dell’Altissimo (1.703). Vi sorge l’omonimo rifugio ed è punto di arrivo degli impianti di risalita. Tolte le pelli di foca non ci resta che goderci la sciata sfruttando le piste fino al parcheggio.

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