Itinerario MS

Sul monte Croce di Muggio, affacciato sul Lario

  • Scialpinismo
  • 3 ore 45 minuti
11 Marzo 2022 / 09:30
0
3
2343
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul monte Croce di Muggio, affacciato sul Lario

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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul monte Croce di Muggio, affacciato sul Lario

11 Marzo 2022/ 09:30
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

È il monte Croce di Muggio, nel Lecchese, la meta di questa escursione con gli sci da alpinismo. È proposta da Massimo Sonzogni sulla rivista Orobie di marzo 2022, nel servizio "Veduta bella come dipinta" accompagnato dalle fotografie di Paolo Ortelli.

Un’eccezionale nevicata ci porta con gli sci su questa balconata panoramica sul Lario. Nei pensieri le parole di grandi letterati. A fare da guida Ruggero Rizzi e Roberta Dinelli, comaschi di Domaso, sportivi a tutto tondo, innamorati del loro territorio al punto da ripensare vita e carriere professionali.


L'itinerario nell'animazione di Relive:

Questa sul monte Croce di Muggio (1.799 metri di quota) è un’uscita scialpinistica tipica delle annate in cui la neve non si fa desiderare. Occorre cogliere il momento giusto, in quanto l’esposizione a sud e temperature troppo miti tendono a limitarne il periodo ideale per una risalita con gli sci pellati.

Giungendo da Bellano, lungo la costa orientale del lago di Como, oppure dal capoluogo di provincia, percorrendo la Valsassina ci si porta a Vendrogno, frazione di Bellano. Staccandosi dalla strada provinciale 66 ci si immette sulla via, chiusa in inverno e percorribile d’estate con permesso, che conduce all’alpe di Camaggiore. Quest’ultima è conosciuta come la "Perla della valle Muggiasca". Ci si ferma molto prima di arrivarvi, poco sopra il nucleo di Monte Busé, all’altezza del tornante da cui si dirama la strada agrosilvopastorale per il borgo di Lornico. Siamo a 1.090 metri di altitudine.

Quando la presenza di neve lo consente, già con gli sci da alpinismo ai piedi la si percorre per un breve tratto verso sud, per deviare quasi subito nel bosco di faggi e betulle prendendo quota in direzione dello storico abitato di Monte Tedoldo Vecchio (1.210 metri). È caratterizzato da numerose baite ristrutturate. Ce lo lasciamo alle spalle in un ambiente che alterna prati a tratti di vegetazione caratterizzata da qualche larice.

Tocchiamo così i 1.380 metri dell’altura de Il Matoch. Più ci si alza, più il panorama dà spettacolo, tra le acque del Lario e le sommità dell’arco alpino, accompagnando l’escursionista in uno straordinario museo naturalistico. Da qui, disegnando continui tornanti, si affronta il tratto più impegnativo, guadagnando metri lungo l’aperto versante sudoccidentale del monte Croce di Muggio.

Si apprezzano, poco sotto, osservando a sudest, l’alpe Chiaro e la più conosciuta alpe Giumello. È una piccola località sciistica del comune di Casargo, amata dagli appassionati di parapendio e deltaplano. Dalla cima è un continuo rincorrere con gli occhi vette e vallate, mentre il monte Legnone, poco distante, fa da nobile guardiano.

Optiamo per una bella sciata lungo il costone nord, il prà Bolscino, che si abbassa in direzione dell’alpe di Camaggiore. Giungiamo nelle vicinanze, preferendo tagliare poco prima per il pendio che incrocia la strada che la collega a Vendrogno.

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