Sul Viandante da Lecco ad Abbadia
Il percorso
Racconta il Sentiero del viandante ritrovato, nel Lecchese, il reportage che la rivista Orobie di ottobre 2022 dedica a un’escursione con due partecipanti di eccezione. Sono il "Ragno" Giuliano Maresi e il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.
Con i testi di Serafino Ripamonti e le fotografie di Klaus Dell’Orto, infatti, il servizio dal titolo «Il sentiero ritrovato» racconta il "buco nero" fino a poco tempo fa presente sull’itinerario tra Lecco e Abbadia Lariana. Con questo collegamento, ora l’antico cammino sulla sponda orientale del lago di Como è tornato quello del passato. Vale a dire fino a Colico, nella rete delle vie da Milano alla Svizzera.
Orobie percorre questi sette chilometri appunto con chi si è battuto per riportarli alla luce: , "maglione rosso" del Gruppo alpinistico Ragni, ha 82 anni ed è stato tra i primi a credere nella possibilità di recuperare il tratto mancante del Sentiero del viandante. E si è dato da fare a colpi di roncola, picca e pala. Poi c’è il sindaco Gattinoni, 45 anni. Il Comune di Lecco, in collaborazione con quello di Abbadia e l’Ersaf, Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, ha portato a termine i lavori strutturali più onerosi, come la posa della passerella sulla galleria della superstrada.
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L’itinerario parte dalla stazione ferroviaria di Lecco. Si raggiungono in breve la piazza XX Settembre e il lungolago, dove si trovano le prime indicazioni per il Sentiero del viandante, con il segnavia 505, che portano, lungo la pista ciclopedonale, alla località Le Caviate.
Nei pressi di un distributore di carburanti si attraversa la strada principale per imboccare la viuzza che transita alle pendici della bastionata del monte San Martino. Giunti a un tornante prendiamo il percorso sulla sinistra che, passando sotto alle reti paramassi, conduce in località Pradello. Si sbuca di nuovo sulla strada asfaltata seguendola per un brevissimo pezzo fino alla Trattoria dei Bodega, dove si incontra il tracciato che rientra nel bosco e guadagna rapidamente quota.
Un successivo tratto di saliscendi porta ad attraversare un versante ghiaioso da dove comincia una ripida discesa e poi uno in piano fino a una scaletta di legno. Proseguiamo ancora fra saliscendi nel bosco, dove però si aprono di quando in quando splendidi scorci sul lago e le montagne dell’opposta sponda del Lario.
Dopo una decina di minuti si passa sotto a una grossa conduttura dell’acqua per poi giungere alla scala metallica che consente di oltrepassare il tetto della galleria sulla strada statale 36 e scendere verso il lago.
Una volta usciti dal bosco si è in pratica sulla riva, nei pressi di una spiaggetta. Da qui si prosegue lungo una sterrata, per poi imboccare il sentiero che, con un’ultima breve salita, conduce alla chiesetta di San Martino, punto di partenza della seconda tappa del Sentiero del viandante.
Ritornando invece sulla sterrata si raggiunge con rapidità la strada rivierasca del lago e la stazione ferroviaria di Abbadia Lariana, da dove si può fare rientro a Lecco.
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