Itinerario T

In cammino nei luoghi di Guido Morselli

  • Escursionismo
  • 2 ore
21 Ottobre 2022 / 10:45
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In cammino nei luoghi di Guido Morselli

21 Ottobre 2022/ 10:45
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In cammino nei luoghi di Guido Morselli

21 Ottobre 2022/ 10:45
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Si entra «Nel mondo di Morselli» con il reportage che la rivista Orobie di ottobre 2022 dedica a un particolare «percorso d’autore» in provincia di Varese. Sono il giornalista Michele Mauri e il fotografo Roberto Giussani a sviluppare la proposta sul magazine. 

Lo scrittore Guido Morselli, infatti, elesse come rifugio Gavirate, con vista su lago e Prealpi varesine. Insieme a Orobie si percorre il breve itinerario che attraversa il parco che porta il suo nome e sale alla Casina rosa. Un nascondiglio dove poter essere sé stessi. Lì Morselli ha scritto i romanzi tra le vette della narrativa italiana del secondo Novecento.

Il parco Morselli (a 369 metri di quota) è sul colle della Santa Trinità, appunto a Gavirate, dove nel 1952 Guido Morselli fece costruire la Casina rosa da lui disegnata. Vi soggiornò dal 1958 fino a poco prima di porre termine in modo tragico alla sua vita, nel 1973, e ne dispose il lascito a favore del Comune.

Di fianco alla chiesetta di Santa Trinità (283 metri), lungo la strada panoramica che porta a Comerio, nei pressi di un piccolo parcheggio partono la strada sterrata o la ripida scalinata che conducono alla Casina rosa. È possibile accedervi soltanto in circostanze speciali, quali le Giornate Fai-Fondo per l’ambiente italiano, o in escursioni organizzate. 


Da qui si può proseguire sul sentiero 311B, che si alza in media pendenza e, dopo circa un chilometro, raggiungere il bivio per i percorsi che conducono al forte di Orino. A destra, in poco si arriva al laghetto della Motta d’oro (503 metri), monumento naturale incluso nel Parco regionale del Campo dei Fiori.

Si torna al parcheggio da via Mazza percorrendo il sentiero a ritroso. Dalla discesa che circonda il parco di villa Baumann e poi via Cavour si giunge in piazza Matteotti. Ecco lo storico Caffè Veniani, dove sono nati i «Brutti e buoni», deliziosi dolcetti preparati con albume di uovo, mandorle, nocciole tostate, vaniglia e zucchero (Orobie 374-Novembre 2021). La pasticceria fu frequentata da Giosuè Carducci e Giuseppe Verdi. Morselli era solito sedersi al tavolino vicino alla finestra che dà sulla piazza, dove gli veniva servita la «sua» tazza grande riempita di caffè lungo, accompagnata da due zaletti di frolla.

Riprendiamo via Cavour nella direzione opposta, fino al lungolago (238 metri). Nei pressi della Canottieri c’è un monumentale noce del Caucaso, il cui tronco misura circa 4 metri di circonferenza. Sulla passeggiata pedonale si trovano bar, ristoranti e un parco giochi. Un chiosco noleggia bici e permette, anche a chi non ce l’ha, di avventurarsi sulla pista che costeggia il lago per circa 28 chilometri.

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