Il percorso

Questo itinerario è tratto dalla rivista Orobie di aprile, dal reportage dal titolo «Cime domestiche». 

Testi e fotografie sono di Roberto Ganassa che racconta come, ogni giorno aprendo la finestra di casa a Morbegno, vede 60 monti, dalla Valtellina all’alto Lario. Oggi li ha saliti tutti, a eccezione di cima degli Alli, in valle Masino, che aggiungerà presto alla lista.

Un'escursione, per esperti, che copre un dislivello di 1.150 metri e richiede circa 3,15 ore di percorrenza. Raggiungiamo cima Dassola (2.166 metri) da Somvalle. 

Superata la chiesa di Campo Tartano (1.050), lasciamo l’auto nei pressi del cimitero, o appena dopo, deviando a sinistra prima del curvone di Somvalle (1.089). A piedi, attraversiamo il nucleo abitato e, come da segnalazioni, prendiamo il sentiero da subito ripido, fino alla baita in cima ai prati. 

Intersecata una stradina, la seguiamo superando strappi ripidi e la lasciamo a Curnalecc (1.421). A sinistra, imbocchiamo il vecchio sentiero che con alcuni tornanti ci permette di prendere quota. Aggiriamo di netto la costa con il sentiero a tratti pianeggiante. 

Un ultimo strappo e siamo sui pascoli dell’alpe Dassola (1.737). Il panorama inizia ad aprirsi. Senza raggiungere la casera, puntiamo verso nord e al larice secolare. 

Andando dietro al sentiero ben bollato, in breve raggiungiamo il Gisool (1.761), costruito in posizione eccelsa. Poco sopra superiamo la baita del Òst e poi l’ultima baita dei Prati di Sopra (1.925). 

La croce di vetta è già visibile. Camminiamo nei pressi della dorsale, ci spostiamo un po’ a sinistra e, infine, uno strappetto ci permette di calcare lo spartiacque est della cima Dassola.

Seguendone più o meno il filo siamo in vetta. Il panorama è unico in quanto, a differenza delle altre, questa è la sola centrata proprio sulla bassa Valtellina. Anche la media vallata è sotto i nostri piedi: con lo sguardo riusciamo a seguirla fin verso Tresenda.

In discesa seguiamo i nostri passi fino alla baita dei Prati di Sopra. Poco più in basso deviamo sulla nuova Alta via della valle Tartano, superiamo l’appartata baita Saline (1.887) e, dopo un tratto nel bosco, usciamo nei pressi del laghetto artificiale e della baita Bassetta. Lì intercettiamo la stradina a servizio dell’alpeggio che abbiamo lasciato in precedenza. 

Seguendola, a destra inizia la discesa che, dopo avere superato la casera del Piazzo (1.732), ci riporta all’incrocio di Curnalecc e poi a Somvalle.

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