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Un rapporto ancor più difficile da quando le e-bike hanno aumentato esponenzialmente il numero degli appassionati delle due ruote in quota. Un esempio positivo di convivenza arriva dal Comune di Val Brembilla dove, grazie al dialogo con tutte le associazioni e i soggetti coinvolti, l'amministrazione comunale, dopo l’ordinanza con cui la scorsa estate vietava il transito delle bici su sentieri e mulattiere, ne ha emessa una seconda ispirata invece ai principi della tolleranza e del rispetto reciproco.
Di questo si parlerà anche mercoledì 28 febbraio, alle 21, nella sala dell’associazione Volontari autoambulanza Brembilla a Val Brembilla. All’incontro, oltre al sindaco Damiano Zambelli, parteciperanno i rappresentanti di tutte le realtà che, assieme all’Unione bergamasca Cai coordinata da Paolo Valoti, si sono confrontate nei mesi scorsi: da Battista Stefanoni presidente del Cai Alta val Brembana a Oliviero Carminati del Gruppo sentieri val Brembilla, da Claudio Locatelli presidente del gruppo Guide mtb val Brembana a Cesare Adobati presidente della Commissione cicloescursionismo del Cai di Bergamo. Proprio il contributo di quest’ultima commissione è risultato fondamentale.
La nuova ordinanza del Comune, che potrebbe offrire un modello da seguire anche in altri territori, è ispirata infatti in molti suoi aspetti al documento messo a punto dai suoi componenti e condiviso con l’Unione bergamasca Cai nell’autunno dello scorso anno: «La bici – si legge nel documento - al pari degli sci e pelli o delle ciaspole, è un attrezzo tecnico che ci consente di superare alcuni limiti del terreno, ma che parimenti richiede un utilizzo consapevole e nel pieno rispetto dell’ambiente e degli altri cercando di "non lasciare traccia del proprio passaggio"». Da qui il codice di autoregolamentazione che sta alla base della pratica del ciclo escursionismo che prevede di «procedere con prudenza» e «a una velocità commisurata alle caratteristiche della mulattiera» in modo da potersi fermare in ogni momento. Dove segnalato bisognerà poi scendere dalla bici e condurla a mano. La precedenza andrà in ogni caso ai pedoni. Inoltre, due divieti più espliciti: quello relativo a discese come freeride e downhill e quello di non uscire dai tracciati esistenti per evitare di danneggiare il patrimonio ambientale e naturalistico.
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