Ferrata Centenario CAO, Monte Grona

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Commenti

Ivano Bendotti 9 anni, 10 mesi

Ferrata che vorrei provare anche se mi sembra molto tosta!! Bella la gallery che ne segue ilo sviluppo. Complimenti!!

  • giancarlo bertagnolo 9 anni, 10 mesi

    Lungi da me dividere l'andare in montagna per classi sociali, infatti penso meritino lo stesso rispetto sia l'alpinista pluripreparato che fa un'impresa eclatante per sola soddisfazione personale, che il nonnetto che fatica per arrivare al rifugio, ma con la stessa motivazione. Solo che per me, e sottolineo questo "per me", trovo più appagante cercare l'appiglio giusto o l'appoggio più logico, piuttosto che attaccarmi ad una catena o appoggiare il piede su di una rassicurante staffa di ferro. Così, una volta arrivato in vetta, so che le difficoltà le ho superate solo con le mie capacità e, se non ce l'ho fatta, vuol dire che non ero all'altezza. E con questo mi fermo, anche perchè la "vexata quaestio" si trascina da anni ed è ben lungi dall'essere risolta. Ciao.

  • Emanuele Musitelli 9 anni, 10 mesi

    interessante gallery con inquadrature adatte per fan capire la tipologia di questa ferrata.Per quanto riguarda "ferrate si \ferrate no" esprimo il mio parere A livello concettuale arrampicarsi in montagna in questo modo potrebbe stridere con i concetti di piu' puri dell' andare in montagna ma ,secondo me' ,e' un approccio che ti fa vivere altre sensazioni che non carpiresti attraverso una classica escursione .Ho ferquentato parecchie ferrate sopratutto in Dolomite per 2 motivi ,1° per avvicinarmi all' alpinismo in sicurezza collaudandomi sia fisicamente che mentalmente 2° per provare comunque emozioni diverse dalla classica escursione .E' comunque vero che quando poi si va in montagna solo con la corda e il tuo compagna e' totalmente differente e le emozioni e le tensioni si quadruplicano ma anche la ferrata e' comunque entusiasmante sopratutto quelle molto esposte o verticali .Sara' anche l' alpinismo dei "poveri" si fa ben dire ,ma ben venga e vi assicuro che la felicita' che provavo allora giunto in vetta e' la stessa che provo oggi con ascensioni ben piu' difficili ciao

  • giancarlo bertagnolo 9 anni, 10 mesi

    Concordo con Maurizio per i fiori, solo che purtroppo non mi riesce di trattenere una domanda ( con la speranza di non dare la stura ad una diatriba senza fine ): ma la Montagna ha proprio bisogno di tutta quella ferramenta? Capisco l'attrezzare percorsi di guerra di cui altrimenti andrebbe perso il ricordo, capisco facilitare il percorso per eventuali interventi di soccorso, ma, visto quello che sono riusciti ad inventarsi in Dolomiti o, meglio ancora, i nostri cugini Austriaci e Svizzeri, proprio non lo capisco. Anche perchè tante volte ci sono vie normali di salita altrettanto belle ed appaganti. Ciao e mi raccomando, niente di personale eh !? ( anche perchè non è che io non le abbia mai utilizzate!)

  • maurizio crespi 9 anni, 10 mesi

    Bella descrizione, piuttosto sintetica e pregevole, che comincia dall'inizio con la veduta del rifugio, (la 2 è un po' dispersiva per l'ampiezza senza salienti, e l'eccessiva foschìa) mentre quel solitario B/N non è particolarmente indovinato, se non altro per l'unicità. Bella invece l'8, io avrei aperto un terzo di stop il diaframma per esporre meglio lo scalatore, un terzo non avrebbe bruciato il cielo ma schiarito il viso. Bel ritratto, comunque. Bella la 11, un classico della fotografia di montagna, ottimo il primo piano (soggetto) a fuoco, troppo spesso si vede il contrario, sfondo a fuoco e primo piano sfuocato, da considerarsi errore... anche se a volte piacevole. Belli i fiori, pardon la FOTO dei fiori, di quelle si parla. Ben giocate, bravo.