Sulle nevi del PASSO SAN MARCO e di CIMA VALLE ad anello il 23 genn. 2020

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Sulle nevi di Ca’San Marco (1832 m) - Passo San Marco (1992 m) - Cima Villa (2050 m) ad anello dal Ponte dell'Acqua (1280 m) salendo dalla Via Priula-Sent.114 e scendendo dalla strada prov. del Passo San Marco il 23 genn. 2020

PERCORSO

SALITA

Ponte dell’acqua (Mezzoldo)-1280 m > Via Priula-Sent. 114 > Casera Alpe Ancogno Soliva (1700 m) > Casera Alpe Aga (1759 m) > Ca’ San Marco (1832 m) > Passo San Marco (1992 m) > Cima Villa (2050 m) > Cimetta panoramica sulla Valle di Albaredo e verso le Alpi > Passo San Marco >

DISCESA

Strada prov. N. 48 del Passo San Marco > Rif. San Marco 2000 (1830 m) > Casera Alpe Aga (1759 m) > Fraccia (1500 m) > Madonna delle nevi (1350 m) > Ponte dell’acqua (1280 m)

Difficoltà: per E su ambiente innevato (per EE su ambiente innevato tratti da Ca’ San Marco al Passo e ripida salita alla Cima Valle su neve dura, indispensabili ramponi)

Distanza: Km 14 circa (GPS non funzionante!)

Dislivello: complessivo in salita-discesa 800 m circa

Attrezzatura: scarponi invernali da neve, ramponi necessari in tratti con neve dura-ghiacciata, indispensabili per salire in Cima Villa!

Appoggio: Rif. San Marco 2000

Giovedì 23 gennaio 2010, annunciata bella giornata con temperatura mite in montagna!

Cosa volere di meglio se non salire in montagna !

Sono in solitaria e ho in mente di fare qualcosa di nuovo...son salito molte volte a Ca’ e Passo San Marco, ma non sono mai salito dalla Via Priula !

Detto fatto, oggi è l’occasione giusta per salire a Ca’ San Marco per la prima volta dalla famosa Via Priula!

Raggiunto in auto, salendo dalla provinciale di Valle Brembana, Ponte dell’acqua (1280 m) di Mezzoldo, lascio l’auto in uno degli slarghi della strada vicino al punto di partenza segnalato da cartello indicatore “Via Priula’ – Strada Priula - Ponte dell’acqua-Ca San Marco, h 1.30 sent. 114 “.

Mi avvio sulla stradetta, passo accanto all’ex-Rist. Rossi, per deviare subito a dx dove la stradetta diviene subito mulattiera che sale a tornanti nell’abetatia in decisa salita conservando a tratti l’antico selciato.

Per buon tratto la Via Priula sale sgombra di neve, che invece comincia più in alto verso quota 1650 m ed oltre.

Infatti, uscendo dall’abetaia ed entrando nel pascolo della Casera Alpe Ancogno Soliva (1700 m circa) il sentiero diviene innevato e il colore verde dell’abetataia viene sostituito da quello bianco splendente della neve.

Raggiunta senza problemi la Casera, sosto e, visto che a tratti il fondo del sentiero è ricoperto da neve dura se non ghiacciata, calzo i ramponi.

Cammino ora sicuro di non scivolare anche perché la salita diviene sostenuta con tratti ripidi.

Raggiungo ben presto la Casera Alpe Aga (1759 m) dove il livello della neve supera i 70/80 cm, calcolati sui grossi blocchi di neve scivolati dal tetto in lamiera della casera.

Il panorama si allarga verso il sottostante Lago di Valmora ghiacciato e la sua vallata e verso la costiera del Mincucco-Colombarolo-Ponteranica, monti ben conosciuti perché saliti più volte...senza neve.

Dalla Casera, raggiunto ben presto il Rif. Passo San Marco 2000 (1830 m), devio a sinistra e raggiungo Ca’ San Marco (1830 m) da dove proseguo per il Passo San Marco seguendo la traccia nella neve segnata da escursionisti che mi hanno preceduto.

In decisa salita su traccia visibile nella neve a tratti molle con possibili affondi, a tratti dura dove vengono utili i ramponi sono al Passo San Marco (1992 m).

Non sono solo, altri escursionisti e alcuni sci alpinisti sono al Passo. La conca rivolta a nord-ovest verso la Valle di Albaredo (Sondrio), abbondantemente innevata, è tutta battuta-tracciata dalle motoslitte, dagli scialpinsiti, dai ciaspolatori e dagli escursionisti.

Mi risulta quindi facile salire il primo tratto del sent. 101 fino al primo scollinamento, dove la vista spazia verso la soprastante Cima Villa (2050 m) che intendo salire, verso il Pizzo dele segade (2168 m) il Fioraro (2341 m) e, più lontano, verso le Alpi Retiche.

Salgo quindi, seguendo tracce esistenti, in ripida salita puntando i ramponi su neve dura, sulla Cima Villa (2050 m), dove la vista spazia a 360° verso la Valle Brembana a sud e verso la Valtellina e le Alpi Retiche a nord.

Qui sosto un bel po’ , baciato dal sole, a godermi lo splendido panorama e anche un buon pranzetto al sacco.

Sono solo quindi non cedo alla tentazione di salire al vicino Pizzo delle Segade (2168 m), la cui salita è già impegnativa senza neve!

Disceso poi dalla Cima Valle al colletto sottostante del sent. 101, salgo sulla cimetta di fronte panoramica sulla Valle di Albaredo che mi permette di godere bellissimi panorami da altri punti di vista,

Rientrato poi al Passo San Marco, per compiere un bel percorso ad anello, decido di scendere non dal percorso di salita della Via Priula, ma dalla strada prov. del Passo San Marco, ricoperta abbondantemente dalla neve battuta dalle motoslitte per cui mi risulta facile il cammino e non necessario l’uso dei ramponi, che pure calzo ancora.

Seguendo letteralmente il percorso della strada nei suoi ampi panoramici tornanti, disceso al Rif. San Marco 2000 (1830 m), mentre il sole si abbassa dietro i monti , mi abbasso alla Casera Alpe Aga e a seguire fino al nono tornante, dove termina la strada ricoperta dalla neve.

A questo punto tolgo i ramponi e, disceso alla Madonna delle nevi (1350 m) nella luce del tramonto inoltrato, rientro al Ponte dell’acqua (1280 m) chiudendo un bell’anello, felice di averlo percorso così ampio per la prima volta testando la vecchia mulattiera della Via Priula e in solitaria sulle nevi del San Marco !