Ad una certa età tutti hanno bisogno di qualche controllo. Figuriamoci poi se passi la tua vita a più di 3.500 metri di quota, sferzato da vento neve e ghiaccio. Così, dopo 44 anni di egregio lavoro il bivacco Città di Cantù si rifà totalmente il look. Le opere di manutenzione e di ristrutturazione sarebbero troppo ingenti, meglio rinascere ancora una volta ed essere nuovamente partecipi di grandi storie di alpinismo. Inaugurato l’8 settembre 1941, posto in località Giogo Alto, il bivacco è sorto sulle macerie di un più vecchio rifugio , “Hochjock Hutte”, che fu spazzato via dai drammi della Grande guerra. Dotato di 9 posti letto, disposti a cuccetta su due lati, la struttura non è mai chiusa; sempre a disposizione di chiunque si avventuri su questo versante nel gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale delle alpi Retiche.  La sua posizione è particolarmente strategica, poiché si trova lungo il percorso ce sale dal rifugio Coston e dà la possibilità di accedere a numerose altre mete (rifugio Pelliccioli, ghiacciaio Zebrù per citarne un paio).

Il 10 luglio, proseguendo poi per altri due giorni, inizierà, in piazza Garibali (Cantù), la “festa” del Bivacco Città di Cantù e l’ospite d’onore sarà proprio la nuova struttura del bivacco.  Il bivacco Città di Cantù potrà essere “visitato” da tutti prima di prendere la strada per Santa Caterina di Valfurva e da lì poi salire fino al Giogo Alto. Siamo tutti invitati, allora, il 10/11 e 12 luglio a Cantù per essere partecipi anche noi di una storia che è stata e sarà ancora scritta.