La montagna, con il suo fascino e la sua bellezza incontaminata, è una meta ambita per gli amanti dell'avventura e della natura. Tuttavia, dietro l'apparente serenità delle vette si celano dei pericoli che vanno presi seriamente in considerazione, soprattutto quando si tratta dell'esposizione al sole. Secondo gli esperti, l'intensità dei raggi solari aumenta in montagna a causa della rarefazione dell'atmosfera, rendendo necessarie misure preventive adeguate.

Le Guide alpine italiane hanno raccolto dall’esperto Antonio Prestini, dirigente Medico del Dipartimento Prevenzione APSS Trento e responsabile dell'Ambulatorio Medicina di Montagna, una serie di rischi legati all'esposizione al sole in alta quota. "L'intensità dei raggi solari, in montagna, aumenta di circa il 10% ogni 1000 metri di dislivello", spiega il dottor Prestini. Questo fenomeno è amplificato ulteriormente sui ghiacciai e sulla neve, in quanto riflettono fino all'80% degli ultravioletti, rendendo i raggi solari particolarmente pericolosi per la pelle e gli occhi.

Le conseguenze di una scorretta esposizione al sole possono essere gravi. La pelle può subire scottature che vanno dal semplice eritema alle bolle dolorose, e l'esposizione prolungata e ripetuta può predisporre allo sviluppo di tumori cutanei nel lungo termine. Gli occhi sono altrettanto vulnerabili e possono essere colpiti da disturbi che vanno dalla congiuntivite alla cecità temporanea da neve.

Per prevenire tali rischi, il dottor Prestini raccomanda l'adozione di misure preventive accurate. L'utilizzo di creme solari di alta qualità con una protezione solare elevata, adatta al proprio fototipo, è fondamentale. La crema solare dovrebbe essere applicata prima dell'esposizione al sole e ripetutamente ogni due o tre ore. Gli occhi dovrebbero essere protetti con occhiali da sole appositamente progettati, che offrano una protezione completa anche dalle infiltrazioni laterali dei raggi solari, senza appannarsi. È inoltre consigliabile indossare un berretto da sole con paraorecchie o con una tesa larga per proteggere il viso, il collo e le orecchie. È importante ricordare che tutte le parti del corpo esposte devono essere protette adeguatamente.

Oltre all'esposizione al sole, un altro pericolo da tenere in considerazione in alta quota è il colpo di calore. Questo può verificarsi durante l'attività fisica intensa in giornate calde e umide, soprattutto se si indossano vestiti non traspiranti. I sintomi iniziali includono affaticamento, sete e malessere, ma situazioni estreme possono portare a perdita di coscienza e danni permanenti agli organi vitali. Per prevenire il colpo di calore, è fondamentale indossare abbigliamento traspirante e bere molta acqua per mantenere l'idratazione.

Le persone con pelle chiara sono particolarmente suscettibili alle scottature, mentre i bambini e le persone fragili come gli anziani o coloro che hanno patologie croniche sono più a rischio per le patologie legate alla montagna, come l'ipotermia e la disidratazione.

In conclusione, affrontare l'alta quota richiede consapevolezza e precauzioni adeguate per proteggersi dai pericoli legati all'esposizione al sole. È fondamentale seguire i consigli degli esperti, utilizzare protezione solare di alta qualità, occhiali da sole adeguati e indossare abbigliamento protettivo, prestando attenzione ai sintomi di colpo di calore.