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Oltre 300 chilometri di un percorso che è stato raccontato, dallo stesso autore, pure sulla rivista Orobie e che adesso fa parte della mostra itinerante «L’Adda. Una visione identitaria» con l’inaugurazione a Milano e una seconda tappa a Sondrio
L’esposizione è nell’ambito del progetto Adda food art valley, metadistretto di arte, cibo, benessere ed ecologia, e Crams Centro ricerca arte, musica e spettacolo, con il supporto della Regione Lombardia tramite l’Ersaf-Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste.
Le immagini di Vincenzo Martegani dall’alto, con l’impiego di tre droni, mostrano l’intero corso dell’Adda, le sue bellezze, nella convinzione che i fiumi possano essere generatori di unione e di valore tra i territori. Specie in una realtà come questa in cui vengono attraversate sette province e situazioni diverse, dalla montagna alla pianura. In quest’area vivono circa 6,5 milioni di abitanti, si toccano zone più o meno antropizzate, si colgono i cambi delle stagioni, la morfologia del territorio.
La tappa inaugurale di «L’Adda. Una visione identitaria» sarà aperta venerdì 10 novembre alle 11.30 a Palazzo Lombardia, al 39° piano nel belvedere Silvio Berlusconi. La cerimonia alla presenza delle autorità e dei promotori. La mostra resterà visibile in piazza Città di Lombardia fino a mercoledì 15 novembre. Quindi, da venerdì 17 a domenica 26 novembre, l’esposizione sarà in piazza Garibaldi a Sondrio, in parallelo alla programmazione di Sondrio festival, la mostra internazionale dei documentari sui Parchi.
Una quarantina le foto esposte: di scatto in scatto, si segue il corso dell’Adda, con un occhio attento alla tutela dell’ambiente. Ma la mostra è anche l’occasione per far conoscere il progetto Adda food art valley, che punta a valorizzare il patrimonio agroalimentare, enogastronomico, ambientale, artistico, socioculturale, storico, economico e sportivo dei sette territori attraversati dal fiume Adda, appunto Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona.
«Ha l’obiettivo – spiega Cinzia Ghirardello, project manager – di mettere a sistema le identità locali attraversate dal fiume e di creare una proposta con i territori e per i territori. L’idea è di connettere enti, istituzioni, consorzi turistici, associazioni e la molteplicità di soggetti pubblici e privati in un metadistretto identitario, per creare consapevolezza e appartenenza e svilupparne le potenzialità. Simbolo scelto è la "Mela Reintegrata" del maestro Michelangelo Pistoletto, opera posta di fronte alla Stazione centrale di Milano per rappresentare la ricucitura tra natura e artificio».
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