Neve in quota, piogge (tante) in pianura. Quest’anno l’autunno è arrivato puntuale. E anche se non è ancora tempo di foliage la montagna si presenta già con il suo volto di mezza stagione. L’ideale anche per affrontare escursioni più lunghe e impegnative del solito. 

Proprio in quest’ottica Orobie, nel numero di ottobre in edicola da oggi, ne propone almeno un paio che vanno in questa direzione. La prima è all’ex rifugio Desio, in Val Torreggio, sopra Torre di Santa Maria e con i suoi 1.150 metri di dislivello richiede circa 5 ore di cammino. Una bella sgroppata che, una volta in quota, ripaga della fatica grazie ai panorami e a uno scenario di rocce a tinte forti, che trovate anche in copertina nella foto di Francesco Bergamaschi. Sue le immagini del servizio firmato, per quanto riguarda il testo, da Marco Zanchetta. Siamo al passo di Corna Rossa e il toponimo è evidentemente legato alla tonalità rossastra di queste pareti che si sfaldano in mille massi. 

La seconda proposta è invece sul lago di Como, una lunga cavalcata tra le dieci cime più note di questa zona. Il suggerimento arriva da Massimo Magnocavallo, grande appassionato di montagna e presidente dell’associazione "I supersportivi" che lo scorso anno le aveva affrontate tutte di fila in tre soli giorni: dal Cornizzolo al monte Barro, passando per il Corno centrale di Canzo, il Moregallo, il Coltignone, la Grignetta, il Grignone, il monte Due Mani e il Magnodeno. L’invito di Orobie - attraverso l'articolo di Carlo Caccia, con le fotografie di Matteo Castelnuovo e Alberto Locatelli, è di prendersela un po’ più comoda spezzando l'escursione in  più tappe, magari, scegliendo di trascorrere anche una notte sulla cima della Grignetta dove il bivacco Ferrario è un nido d’aquile immerso in uno scenario grandioso.

Per il resto Orobie a ottobre, propone anche altre mete meno impegnative e alla portata di tutti. A partire dal monte Canto, in Val San Martino. Con Roberto Cremaschi e il fotografo Dimitri Salvi percorriamo in bicicletta il sentiero dei frati. Pedalate, ma l'itinerario è adatto anche per un'escursione a piedi, tra i vigneti e i primi colori dell'autunno nei boschi. E ci si può fermare per visitare le numerose testimonianze religiose, tra le quali la splendida abbazia di Fontanella.

In bici anche lungo la Ciclovia del Lambro. E' l'itinerario che accompagna il decimo reportage di "Lombardia verde" e che ci porta nel Parco regionale, creato nel 1983 per tutelare il territorio attorno al fiume. Ruggero Meles e il fotografo Marco Mazzoleni ci fanno conoscere la valle del Lambro che a lungo è stata simbolo di un'antropizzazione esasperata, ma che ora rappresenta un bell'esempio di equilibrio tra uomo e natura. 

Visitiamo poi l’oratorio di Villa Suardi a Trescore Balneario, nella Bergamasca, in occasione del cinquecentesimo anniversario del grande ciclo di affreschi realizzato da Lorenzo Lotto. La cappella è interamente ricoperta - pareti e soffitto - dalle opere del grande artista con al centro lo straordinario affresco del Cristo-vite dietro al quale si dispiegano le storie di Santa Barbara. Il servizio è stato realizzato da Barbara Mazzoleni e dal fotografo Federico Buscarino.

A Predore, sul versante bergamasco del lago d'Iseo, c'è la più antica coltivazione di olio del Nord Italia. Durante gli scavi archeologici della villa romana che fu di proprietà anche del console Marco Nonio Arrio Muciano, si è trovata conferma della presenza di una coltivazione di "cultival frantoio". Le Sentinelle del Gusto Silvia Tropea Montagnosi e Marco Mazzoleni ci conducono in questo viaggio tra il passato e il presente rappresentato da produzioni Dop tutelate a livello europeo.  

 Infine un servizio che anticipa una mostra in programma al Palamonti di Bergamo a partire dal prossimo 5 novembre: è dedicata a padre Alberto Maria De Agostini, missionario,  alpinista, fotografo e cineasta che esplorò la Terra del fuoco per oltre 30 anni. I suoi scatti d’epoca ci portano lontano. 

Anche questo un modo di viaggiare.