Il percorso

La partenza è di buon ora dal parcheggio alberato alla fine di via Beltrame ed inizio via Grumetti, qui inizia il sentiero del CAI n 301 che conduce fino al rifugio Coca; senza sostare al rifugio abbiamo proseguito spediti fino al lago di Coca dove ci siamo fermati per una prima pausa. Nel giro di un quarto d'ora abbiamo ripreso il cammino seguendo il segnavia 323 fino alla bocchetta dei Camosci dove effettueremo un' altra sosta. Indugiando sul da farsi a causa delle nebbie in arrivo, abbiamo proseguito scalando il canale roccioso che parte dalla base della bocchetta, superato questo primo ostacolo e seguendo i rari bolli ormai sbiaditi dal tempo, ci troviamo di fronte al noto bivio: < facile - difficile >, scegliemmo la via più semplice. Fra le rocce ci sono pochi bolli sbiaditi, numerose macchie arancioni (licheni?) che possono essere scambiati per bolli genuini e numerosi pseudo sentieri che non aiutano di certo l'orientamento, se aggiungiamo anche le nebbie, armatevi di calma e pazienza prima di poter raggiungere l'agognata cima; impiegheremo infatti quasi un ora e tre quarti per colmare il dislivello di circa 300 m che separa la bocchetta dalla vetta. Giunti in vetta, abbiamo effettuato le consuete foto di rito fra brevi sprazzi di luce; dopo un meritata pausa, abbiamo iniziato la discesa verso la bocchetta cercando invano di ripercorrere la via della salita. Non riusciremo infatti a ritrovare parte del percorso d'andata e percorrendo erroneamente una breve crestina usciremo fuori strada, prendendo comunque come riferimento la bocchetta nei brevi momenti di buona visibilità, riusciremo a riprendere la traccia che ci condurrà fino alla sommità del canale roccioso appena sopra la bocchetta. Dalla cima alla bocchetta impiegheremo un ora e 20 circa per scendere ed altre 3 ore e 15 per arrivare sino all'auto. Se intendete riutilizzare la traccia per caricarla sul vostro GPS, tenete in considerazione i FUORI PISTA fra la bocchetta e la cima del pizzo di Coca.