Il percorso

A Casale di Albino (Bergamo), nella Valle del Lujo, ci sono un sentiero e un parco dedicato alle castagne. Il bosco tematico ha una superficie di 137 mila metri quadrati ed è di proprietà del Comune, ma adesso è un’area protetta a disposizione di tutti. E una visita è d’obbligo soprattutto in autunno, la stagione in cui la castagna è la protagonista nelle sagre e in cucina.

Raggiungere il «Parco del castagno» è semplice. Si lascia l’auto nella zona della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, dove a disposizione c’è pure il parcheggio del centro sportivo dell’oratorio. Quindi si percorre la strada verso i Prati Alti e la chiesetta del Misma, fino a raggiungere l’area attrezzata per il picnic posta all’ingresso del parco. 

Ma anche all’interno dell’oasi, in mezzo, c’è uno spazio attrezzato per quanti si vogliono fermare per la merenda o per uno spuntino. L’itinerario è facile e non molto lungo: si tratta di circa 500 metri di percorso su una strada accessibile a tutti.

Il castagneto, anzi la «Costa Comù», è sulle pendici del monte Pranzà ed è stato donato nel secolo scorso alla comunità di Casale. Con facoltà per gli abitanti della frazione di raccogliere i frutti del bosco, soprattutto castagne, procurarsi la legna, pascolare le mucche. Insomma un’opportunità offerta alla popolazione per integrare, fin dagli inizi del ‘900, le scarse risorse delle famiglie. Questo bosco grazie all’interesse, alla passione e all’impegno del gruppo culturale e di volontariato «Amici di Casale» è stato possibile restituirlo, in parte, agli abitanti della frazione e a tutti coloro che, soprattutto in autunno, passeggiano alla ricerca dei frutti di stagione lungo il «Sentiero del castagno». In questi anni i volontari del gruppo hanno lavorato per pulire, bonificare, recuperare l’antico splendore di questo castagneto per trasformarlo in un’oasi protetta, dove il castagno, pianta simbolo di Casale e della Valle del Lujo, è il protagonista.

Sono stati realizzati, anche grazie al contributo del Comune di Albino e della Comunità montana, aree di sosta attrezzate, muretti a secco, staccionate, percorsi pedonali e bacheche informative. Duplice l’obiettivo del bosco a tema: turistico-ricreativo, per offrire uno spazio rilassante a chi lo frequenta; didattico-scientifico per scolaresche e comitive, al fine di far conoscere la storia del castagno, dei suoi frutti e dei suoi utilizzi anche grazie all’allestimento al centro della frazione di Casale di un museo etnografico e della ricostruzione di un essiccatoio per la lavorazione dei biligocc (castagne essiccate attraverso l’affumicatura).

In questi anni il lavoro svolto dagli «Amici di Casale» nel parco e lungo il sentiero del castagno è stato tanto, ma i volontari non si fermano: altre aree da bonificare, altri innesti da effettuare, nuovi pannelli informativi e un percorso botanico con l’identificazione di alberi e arbusti, un’area ricreativa per bambini. Le idee sono tante. Insomma, lo sforzo è notevole anche per farsi conoscere.

Gli «Amici» credono fortemente in questo progetto come occasione per conservare la bellezza di questi luoghi e consegnare alle generazioni future la memoria di antiche tradizioni che si tramandano, con la speranza di trovare nell’amministrazione comunale e in altri partner pubblici o privati il sostegno e la condivisione di questo progetto.