Itinerario BSA

Dal borgo di Pagliari al Cabianca

  • Scialpinismo
  • 5 ore 30 minuti
13 Marzo 2020 / 09:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Dal borgo di Pagliari al Cabianca

13 Marzo 2020/ 09:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Dal borgo di Pagliari al Cabianca

13 Marzo 2020/ 09:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Questa escursione è per un buono sciatore attrezzato e ci porta alla scoperta di un angolo della Bergamasca insieme al direttore tecnico della Nazionale italiana di snowboard Cesare Pisoni e al campione Cristian Colombo. Sulla rivista Orobie di marzo 2020 percorrono infatti i tracciati del più vecchio trofeo di scialpinismo al mondo, vale a dire il Parravicini. Tra le vette della valle Brembana, attorno alla conca del Calvi e, infine, un’incredibile surfata lungo la bella valle Rossa.

Risaliamo in auto la valle Brembana. Arrivati a Carona, parcheggiamo nella parte alta di via Locatelli (1.220 metri di quota). Occorre munirsi di tagliando «gratta e sosta», che si trova negli esercizi commerciali del paese. È proprio da qui che si sviluppa la strada-mulattiera, segnavia 210, utilizzata per raggiungere i rifugi Calvi (2.015 metri) e Longo (2.026 metri). Ci si incammina superando, poco dopo, il caratteristico borgo alpino di Pagliari (1.300 metri) e la spettacolare cascata della valle Sambuzza. Guarda il tracciato con l'animazione di Relive:

Proseguiamo lungo il facile itinerario, con pendenze che per certi tratti si fanno più impegnative. Giunti al pianoro Lago del Prato continuiamo a seguire, verso destra, la strada principale in direzione del rifugio Calvi e del lago di Fregabolgia. Poco prima di trovarci di fronte al grande invaso artificiale ecco la baita Costa della Mersa (1.890 metri). Senza attardarci, ci portiamo sul versante opposto percorrendo la bastionata della diga.

Puntiamo alla vetta del monte Cabianca (2.601 metri), prendendo quota verso il canalino che viene affrontato in discesa dai partecipanti al trofeo scialpinistico Parravicini. Si sale lasciando sulla destra il lago Cabianca. Da qui in poi la verticalità aumenta in modo considerevole, tanto che siamo costretti a togliere gli sci e a proseguire fino alla sommità del canale a piedi. Calziamo, per maggiore sicurezza, i ramponi. In alto inforchiamo di nuovo gli sci e attraversiamo, verso destra, la cresta del monte Valrossa (2.550 metri).

Giunti alla forcella che lo separa dal monte dei Frati (2.486 metri) ecco sotto di noi la valle Rossa. Nella prima parte è decisamente impegnativa, ma innestandosi con la valle dei Frati i pendii si fanno meno duri. Ci abbassiamo fino al lago dei Frati, attraversiamo la diga e proseguiamo nel bosco. In base all’innevamento si può decidere di ritornare al Lago del Prato oppure, come nel nostro caso, di passare attorno al dosso dei Signori (1.789 metri) e seguire il sentiero 247. Entriamo così nel bosco e attraversiamo il fiume Brembo, grazie a un ponticello, prima del borgo di Pagliari.