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Cassiglio-Presolana: Orobie d’un fiato

  • Escursionismo
  • 2 giorni 26 ore
17 Luglio 2020 / 14:00
0
1
4663
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Cassiglio-Presolana: Orobie d’un fiato

17 Luglio 2020/ 14:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Cassiglio-Presolana: Orobie d’un fiato

17 Luglio 2020/ 14:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Il percorso

Nel luglio 2019, sabato 6 e domenica 7, l’ultrarunner bergamasco Marco Zanchi ha realizzato il sogno di compiere le «Orobie d’un fiato», dalla Valle Brembana alla Presolana. Ben 138 chilometri e 10.000 metri di dislivello in 26 ore. Ma quello che conta per lui – come racconta lo stesso Zanchi a Maurizio Panseri sul numero di luglio 2020 della rivista Orobie, con le fotografie di Stefano Vedovati – non è il cronometro: punta a far conoscere origini e luoghi delle alte vie tra i rifugi.

L’impresa di Marco Zanchi ha preso il via a Cassiglio (673 metri), in alta Valle Brembana, e si è conclusa al passo della Presolana (1.297 metri), linea di confine tra le Valli Seriana e di Scalve. «Orobie d’un fiato» lo ha portato ad attraversare, appunto in poco più di 24 ore, l’intero arco alpino delle Orobie bergamasche. Ha percorso ben 138,12 chilometri, mediamente a 2.000 metri di quota, inanellando una dopo l’altra, seppur con qualche variante, le tappe del sentiero delle Orobie occidentali e quello delle Orobie orientali.

Si tratta di itinerari molto frequentati dagli amanti della montagna, non soltanto nella bella stagione, che messi insieme rappresentano la spina dorsale del territorio escursionistico bergamasco.

La prima parte è costituita da 6 frazioni che consentono di raggiungere il rifugio Fratelli Calvi (2.020 metri), alle sorgenti del fiume Brembo. Si transita dai Piani di Bobbio, si prosegue per il rifugio Grassi (1.987 metri) alla bocchetta di Camisolo e, passando all’ombra del pizzo dei Tre Signori, eccoci al rifugio Benigni (2.222 metri). Da qui si punta al passo San Marco, da dove si prosegue per Foppolo e quindi per il rifugio Calvi, bypassando in questo caso il rifugio Longo (2.026 metri) previsto nel tracciato ufficiale.

È costituito invece da 8 frazioni il sentiero delle Orobie orientali. Marco Zanchi con «Orobie d’un fiato» dalla conca del Calvi ha puntato direttamente al rifugio Baroni al Brunone (2.297 metri), attraverso il passo di Valsecca (2.494 metri). Ha così evitato di perdere troppa quota scendendo fino al rifugio Alpe Corte, dove comincia il sentiero delle Orobie orientali, per poi tornare al Calvi salendo prima al rifugio Laghi Gemelli (1.968 metri). In sequenza ha quindi fatto tappa, dopo aver guadagnato il punto più alto al colle Ol Simal (2.712 metri), ai rifugi Merelli al Coca (1.892), Curò (1.915) e Albani (1.939). Ultimo sforzo, dopo tanti chilometri, il sentiero attrezzato della Porta, tra le rocce della Presolana. Poi la lunga discesa al passo omonimo, dal monte Visolo (2.369 metri), transitando dal rifugio Medici ai Cassinelli (1.568), per il meritato trionfo.