Itinerario T

Alta Valmalenco sorprendente

  • Escursionismo
  • 2 ore 30 minuti
30 Giugno 2023 / 20:30
0
2
3769
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Alta Valmalenco sorprendente

30 Giugno 2023/ 20:30
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Alta Valmalenco sorprendente

30 Giugno 2023/ 20:30
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Orobie di luglio continua la serie di reportage sul tema «Energia lombarda».

 Questa volta si parla dell’alta Valmalenco, in provincia di Sondrio, in particolare degli impianti idroelettrici gestiti dalla società Enel green power.

Il servizio dal titolo «Colossale bellezza» è firmato da Ruggero Melescorredato dalle fotografie di Marco Mazzoleni. Racconta innanzitutto quanto è incantevole l’arrivo alla sommità della muraglia della diga di Alpe Gera, a oltre 2.000 metri di quota. Il lago di 68 milioni di metri cubi d’acqua è sovrastato dal ghiacciaio di Fellaria e dal piz Varuna. Poi c’è l’invaso di Campo Moroentrambi collegati alle centrali idroelettriche della Valmalenco e di Sondrio.

Tutto questo tra antichi pascoli e vette bellissime. Dal vicino rifugio Bignami (2.385 metri di quota), sopra Lanzada, si possono compiere numerose escursioni, tra cui la salita al lago subglaciale di Fellaria orientale (2.604 metri). Raggiunta la struttura alpina (dal parcheggio delle dighe serve circa un’ora di cammino), sono tre gli itinerari del Sentiero glaciologico Luigi Marson, tutti con difficoltà escursionistica e tratti per escursionisti esperti.

Il sentiero C conduce al lago subglaciale. La torbidità del torrente è dovuta alle acque di fusione glaciale. Percorriamo la morena lasciata dal ramo occidentale nella prima metà del Novecento, dopo chele due lingue si separarono. Un masso spaccato in due mostra l’azione ciclica di gelo e disgelo. In cima, si ammira la valle glaciale del ramo ovest: dalla fronte, il torrente di ablazione si getta lungo le rocce fino al lago alla base della parete e poi tra canali intrecciati e meandri, erodendo e formando profonde incisioni nel deposito glaciale di fondo. La morena laterale fa comprendere quanto fosse lo spessore della lingua durante la Piccola età glaciale.


Verso la fronte orientale il sentiero entra in un’area ricoperta dalla lingua glaciale fino ai primi decenni del NovecentoSi prosegue sullo stesso percorso di arretramento della fronte per giungere all’apice dell’anfiteatro, con la parte conclusiva del ramo orientale. Un cartello indica la morena degli anni Ottanta, dove soltanto pochi decenni fa  giungeva il ghiacciaio. La vista si apre su elementi glaciali recenti, recentissimi o attuali, sia del corpo glaciale stesso che dell’ambiente circostante.

 Dalla falesia di ghiaccio crollano blocchi anche considerevoli. In estate scendono numerose cascate derivanti dalle acque dei torrenti subglaciali. Non si deve uscire dal sentiero per non alterare il terreno recente e fragile.

L’escursione si conclude sul dosso roccioso, punto molto panoramico. Attenzione: l’accesso al ghiacciaio è consigliabile soltanto a escursionisti esperti o accompagnati da guide. Seguiamo lo stesso percorso per tornare al rifugio

Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.servizioglaciologicolombardo.it oppure www.rifugiobignami.it

Vai direttamente all’itinerario sull’app Orobie Active: orobieactive://content/route/22931