La gran parte delle pecore che erano rimaste bloccate sul Cavalcorto sono state recuperate. Il gregge rimasto in quota si è spostato in un luogo più sicuro, ma si deve trovare un modo per farlo scendere a valle.

E' stata una settimana di grande preoccupazione per Stefano Villani, l'allevatore 34enne di San Martino Val Masino che da giorni sta cercando di ricomporre il gregge di 140 pecore, che aveva trascorso l’estate al Porcellizzo.

Nei giorni scorsi gli animali si sono divisi in gruppi, spostandosi in luoghi diversi. Una ventina è precipitata in un burrone sul Cavalcorto. Il giovane allevatore si è fatto quindi portare da un elicottero privato, nella zona impervia in cui aveva avvistato alcune delle pecore, riuscendo a riportarle a valle. Di ritorno dalla montagna è riuscito fortunatamente a rintracciare il grosso del gregge e, aiutato da alcuni famigliari, lo ha riportato a casa. 

Preoccupato per gli animali rimasti sul Cavalcorto, Stefano Villani ha compiuto un altro volo in elicottero e ha verificato che il gregge è riuscito ad allontanarsi dallo stretto sperone di roccia in cui si era incastrato e ha raggiunto una zona più ampia dove sono presenti erba e acqua. Scampato il pericolo immediato, resta comunque la necessità di raggiungere le pecore e riportarle a valle. 

Si tratta di pecore ciute delle quali abbiamo parlato sul numero di Orobie di luglio 2023 nel servizio delle Sentinelle del Gusto dedicato alla famiglia Villani, che alleva questi e altri animali appartenenti a specie autoctone che rischiavano l’estinzione.