In memoria di Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli

Sono passati trent’anni da quei fatti. Ma il ricordo di Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli non si è mai spento. Questi due alpinisti camuni, riconosciuti tra i più abili e forti al mondo, persero la vita l'8 agosto 1993 mentre si arrampicavano sulla parete nord del Huascarán, in Perù, a soli 200 metri dalla vetta, travolti da ghiaccio e rocce.

La loro missione, simboleggiata dalla frase "Salire in alto per aiutare chi sta in basso", era un nobile scopo: dedicare le loro imprese al sostegno dei poveri del mondo, in particolare quelli assistiti dalle missioni del padre Ugo De Censi dell'Operazione Mato Grosso. La loro determinazione nel raggiungere l'apice delle vette più alte del mondo si sposava con l’intento di solidarietà verso chi aveva bisogno di aiuto.

Per mantenere vivo il ricordo di Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli e celebrare il loro spirito altruista, giovedì 27 alle 20.45 è previsto un recital dal titolo "Verso l'alto. Verso l'altro", che si terrà al castello di Breno. L'iniziativa è stata voluta dalla Conferenza stabile del Club Alpino Italiano (CAI) in collaborazione con la Comunità Montana. Il coro "Voci dalla rocca" di Breno, insieme all'attore Luciano Bertoli, darà vita a questo speciale evento, interpretando alcuni passaggi tratti dal libro omonimo scritto da Franco Michieli, che ripercorre la tragica spedizione.

Parteciperanno all'iniziativa anche Fabrizio Andreoli e Pietro Giorgi, membri della scuola di alpinismo Giando del CAI di Breno. Questi ultimi, con il loro coinvolgimento, testimonieranno come la passione per l'alpinismo e il desiderio di aiutare il prossimo si intreccino in un'unica e preziosa filosofia di vita.

Redazione